Viticoltori dal 1921
La famiglia Reale è coinvolta nel mondo del vino dagli inizi del secolo scorso, quando comincia la coltivazione a vitigno delle proprietà di Cellino San Marco, vendendo però il vino o le uve a terzi, piuttosto che il prodotto finito in bottiglia.
D’altronde l’attività principale è sempre stata legata al tabacco, prima come concessionari dei Monopoli di Stato, poi come trasformatori, dalla foglia al prodotto finale, pronto per le sigarette. Nel dopoguerra prende corpo l’idea di dedicarsi di più al settore vinicolo, seguendo la vocazione tipica del territorio, ovvero una produzione finalizzata alla quantità e alla vendita di vino sfuso o da taglio.
I maggiori acquirenti sono stati per decenni i commercianti toscani e francesi in cerca di un modo per rafforzare il loro vino, carente di quel corpo e quella gradazione alcolica invece abbondante nei vigneti del sud Italia. La storia recente è tutta protesa alla graduale presa di coscienza delle grandi potenzialità qualitative e commerciali della viticoltura salentina.
Alle soglie del XXI secolo il nuovo progetto della Vigneti Reale prende forma: selezionare dai migliori vigneti dell’azienda solo il vino destinato alla produzione propria, incrementando l’attenzione verso standard di altissimo livello sia sulla pianta che in cantina, anteponendo finalmente la qualità del prodotto alla mera quantità.
Proprio il logo aziendale è un ulteriore legame con la tradizione: raffigura infatti la villa di famiglia, risalente ai primi anni del XX secolo, circondata da un rinomato giardino all’italiana.